manovra bis in edilizia entrata in vigore il 16 settembre 2011. La manovra bis in edilizia (decreto-legge 13 agosto 2011 n. 138, recante “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, con le modifiche apportate dalla legge di conversione 14 settembre 2011 n. 148, è stato inviato per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 16 settembre 2011)”.
Tra le novità (veramente poco gradite) della manovra bis in edilizia e costruzioni, si segnala:
– l’aliquota ordinaria iva sale dal 20 al 21 %. Per i ddt ed, in generale, per le cessioni di beni o le prestazioni di servizio anteriori alla data del 17.9.2011 (data di entrata in vigore della legge) l’aliquota rimane al 20 %;
– è stata introdotta la possibilità di derogare con accordi aziendali anche le norme in materia di licenziamenti;
– sistri: è stato ripristinato con un emendamento il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi. L’entrata in vigore a regime del sistri è prevista il 9 febbraio 2012;
– tirocinio formativo in azienda: il ricorso al c.d. stage viene limitato a contratti della durata di 6 mesi ed entro 12 mesi dal giorno della laurea. La Circolare 24/2011 del Ministero del lavoro specifica le deroghe;
– tracciabilità dei mezzi di pagamento: il limite per l’uso del contante e dei titoli al portatore scende da 5.000 a 2.500 euro.
La manovra bis in edilizia è destinata ad avere conseguenze negative in tutti i settori economici e, soprattutto, nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.